Aggiornamento
dom 30 / 05 / 2010
Notizie dal Kenya
Come ogni anno, ad agosto siamo stati per una settimana in Kenya, per vedere da vicino come funzionano le strutture di accoglienza e le attività nelle quali la nostra associazione cerca di utilizzare al meglio il denaro offerto da voi che continuate ad avere fiducia nel nostro lavoro.
Alla “Children of the rising sun Home” tutto procede bene, anche se ogni giorno si presentano problemi vecchi e nuovi, che riguardano sia i nuovi arrivati, sempre più piccoli, le loro precarie condizioni di salute, le sofferenze fisiche e psicologiche che hanno subito, sia gli altri ospiti, in particolare i ragazzi più grandi, che come tutti gli adolescenti sono un po’ ribelli ed incoerenti….anche in Kenya ci vuole tanta pazienza..!!! I piccoli sono molto affettuosi e sono felici quando si sentono chiamare per nome, si sentono importanti perché li riconosciamo e ricordiamo il loro nome anche se è trascorso del tempo dall’ultima visita.
Una settimana vola e non ci siamo risparmiati perché gli impegni erano numerosi.
Il laboratorio di sartoria sta funzionando bene, la giovane sarta stipendiata dalla nostra associazione, sta insegnando a dieci ragazze dell’orfanotrofio e del villaggio. Abbiamo acquistato stoffe colorate e le ragazze hanno realizzato delle belle borse che abbiamo portato a casa con noi nella speranza di venderle. A fine anno le ragazze faranno l’esame di qualifica e poi alcune cercheranno di avviare delle piccole attività in proprio, altre potranno lavorare nel laboratorio per produrre manufatti di vario tipo da vendere ai turisti nei mercati locali .
L’orto dell’orfanotrofio era in condizioni precarie, pur avendo un buon impianto di irrigazione. Abbiamo assunto tre lavoratori in aggiunta a quello già occupato, abbiamo concordato la collaborazione di un agronomo, acquistato piantine per il vivaio e avviato un’attività che sembra stia funzionando al meglio. Se continuerà così, in seguito potremo far lavorare un terreno più vasto, visto che la terra coltivabile non manca intorno all’orfanotrofio. Naturalmente, l’avvio di queste attività è costoso, ma in futuro l’attività agricola potrebbe offrire una certa autosufficienza alla casa di accoglienza.
I ragazzi più grandi , che sono usciti dall’orfanotrofio, sono venuti a salutarci , alcuni ci hanno fatto delle richieste per avviare piccole attività o per continuare gli studi. Insieme ad Anna, la direttrice dell’orfanotrofio, abbiamo deciso di dare ad una ragazza, che sembra molto determinata, la possibilità di frequentare la scuola per diventare insegnante di scuola primaria.
Abbiamo visitato i due piccoli negozi per la vendita di cereali, avviati con un microcredito della nostra associazione da parte di due ragazzi maggiorenni usciti dall’orfanotrofio. Ci siamo resi conto che uno non poteva avere continuità, data la miseria della zona dove si trovava, pertanto abbiamo cercato per il ragazzo un’altra opportunità in una rivendita di ricambi per biciclette. Anche una ragazza, seguita dalla nostra associazione, è in difficoltà con la sua bancarella di alimentari, ma per un altro motivo, il padre si appropria dei prodotti in vendita per sfamare la numerosa famiglia: undici figli e il suo misero stipendio di giardiniere è insufficiente. Lei sta imparando il lavoro di sarta presso una conoscente che ha un laboratorio nel villaggio dove vive, quindi le abbiamo comperato una macchina da cucire nella speranza che possa collaborare con lei e guadagnarsi da vivere.
Evitando di perdere tempo siamo riusciti a trascorrere alcune ore al “Children Centre” di Mayungu in compagnia di Luisa e Renato, due pensionati italiani, quindi non più giovanissimi, che da due anni hanno aperto una casa di accoglienza per bambini orfani o provenienti da famiglie in gravi difficoltà. Ne ospitano 50, ma le richieste di accoglienza sono continue. La struttura è molto curata e i bambini sono allegri, cantano e ballano con passione e ricevono tanto affetto. E’ una grande soddisfazione sapere che tutto ciò è possibile anche grazie al nostro contributo.
Da un anno possiamo contare sulla collaborazione di una giovane coppia kenyota, Selina e Moses, che seguono le attività avviate, affiancano i ragazzi più grandi nella difficile fase di organizzazione della propria vita al di fuori dell’orfanotrofio, mantengono i contatti con noi e ci danno preziosi suggerimenti. Moses , inoltre, insegna italiano ai bambini della Chidren of the rising sun home.
Tanti progetti sono avviati, altri si potranno promuovere in futuro, se potremo contare sul vostro appoggio in varie forme. Pertanto, parlate ai vostri amici e conoscenti di quello che facciamo, dite loro che vi fidate di noi perché avete capito che neanche un euro viene sprecato e convinceteli ad unirsi a noi .
Grazie, quindi a tutti. Il vostro aiuto, in qualsiasi forma lo vogliate e possiate offrire, è sempre importantissimo.
(palimpsests). In the XIII-XV centuries in
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Century to a kind of destruction:
Europe, and in Ancient Russia
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